Scuolabus, c'è l'inchiesta della Polstrada

TERAMO – Arriveranno forse prima gli investigatori che il Comune di Teramo a fare chiarezza nel servizio di trasporto scolastico gestito dalla Fratarcangeli. Nonostante diverse situazioni critiche sollevate da incidenti, anomalie ai mezzi, carenze documentali e violazioni del codice della strada, l’amministrazione comunale teramana continua a tergiversare nei provvedimenti o nella valutazione più approfondita della questione sicurezza. Non tergiversa invece la Polstrada di Teramo che indaga, come più recente episodio, sulla mancata corrispondenza tra le reali condizioni di efficienza di uno scuolabus fermato al Piano della Lenta e la sua revisione, che risulta regolarmente effettuata non più di un mese fa in una officina di Frosinone. Secondo il lavoro che stanno svolgendo gli agenti della squadra di polizia giudiziaria della Polstrada teramana, ci sarebbe evidenti e clamorose analogie con quanto accaduto a Silvi, dove il servizio di scuolabus è gestito anche in questo caso dalla Fratarcangeli: i controlli sui mezzi hanno portato alla scoperta di irregolarità sui mezzi ma soprattutto della mancanza della documentazione necessaria a far circolare i bus per i bambini, ovvero le carte di circolazione e in alcuni casi la non corrispondenza tra queste e le targhe dei mezzi. Nel caos documentale, gli investigatori stanno anche approfondendo i rapporti contrattuali con le amministrazioni comunali teramane e la ditta ciociara, in particolare su alcuni aspetti non secondari quali l’assenza di un deposito per i mezzi utilizzati, che nel caso di Teramo costituisce anche motivo di annullamento contrattuale. Il lavoro della Polstrada sarebbe partito da accertamenti svolti anche in passato, nell’ambito dei controlli a tappeto disposti su tutto il territorio nazionale sui mezzi di trasporto pubblici: un primo caso clamoroso fu il sequestro di uno scuolabus che viaggiava senza assicurazione a Tortoreto.